Una volta c’erano le rapine a mano armata, oggi le rapine avvengono anche online. Il web sembrava un posto tranquillo e il pc una cassaforte, salvo errori umani del suo possessore e i classici guasti tecnici. Invece no, oggi non è più così. Il rischio di attacchi, di “rapine digitali” alle aziende cresce continuamente. Non è solo un problema delle grandi multinazionali, è un problema anche per le medie aziende, spesso quelle meno protette e troppo spesso inconsapevoli del rischio che corrono.
Il ransomware è aumentato del 350% e lo spyware è al primo posto al 26% per volume di malware, riflettendo l’obiettivo degli hacker di conquistarsi un canale a lungo termine per carpire informazioni – è uno dei dati più significativi e allarmanti che emerge dal Global Threat Intelligence Report (GTIR) di NTT Security.
LA NUOVA FRONTIERA DEL CRIMINE CONTRO LE AZIENDE
Il volume di attacchi rivolti al settore tecnologico è aumentato del 26% e rappresenta il 19% di tutti gli attacchi digital, rendendolo l’unico settore a comparire nei primi cinque più attaccati in ogni regione geografica (America, Asia, EMEA e Giappone). La finanza è rimasta il bersaglio numero uno per gli attacchi in quattro delle cinque regioni. L’attacco WannaCry ha stabilito un nuovo standard per la velocità con cui il ransomware si è diffuso, interessando oltre 400.000 macchine e 150 paesi nello spazio di un giorno. Nella totalità dell’EMEA, il 29% del malware era ransomware. Anche la Cina è stata identificata come la fonte del 67% degli attacchi contro l’industria manifatturiera nell’EMEA e la fonte numero uno di attacco con il 21% di attacchi dalla Cina.
Spyware e keylogger sono in cima all’elenco dei malware rilevati a livello globale, con il 26%, con un notevole accanimento contro il settore finanziario. Il principale malware utilizzato contro gli obiettivi in EMEA è ransomware / fakeware e dialer con il 29% degli attacchi attribuiti a questi metodi.
LA DIFFICOLTA’ DELLA GEOLOCALIZZAZIONE DEGLI ATTACCHI
I dati raccolti da NTT Security mostrano un numero significativo di attacchi a livello globale e regionale originati all’interno della stessa regione e dello stesso paese della vittima, mentre chi lancia l’attacco esegue tipicamente incursioni da regioni completamente lontane.
RIEPILOGO DEI RISULTATI CHIAVE A LIVELLO GLOBALE:
- Principali Paesi all’origine dell’attacco: Stati Uniti (27%), Cina (19%), Paesi Bassi (4%)
- Il ransomware è passato dall’1% del malware globale a quasi il 7%
- I servizi commerciali e professionali sono entrati a far parte della lista dei primi cinque settori industriali colpiti a livello globale, arrivando fino alla terza posizione, con il 10%
- Il settore dei videogame è stato il più mirato dal ransomware al 20%, seguito da servizi business e professionali (17%), assistenza sanitaria e produzione (12%)
- I servizi finanziari (18%) e l’assistenza sanitaria (15%) sono stati i due settori più attivi nel cercare servizi di protezione contro questi attacchi
PROSPETTIVE PER LE AZIENDE
Gli esperti ritengono che con la varietà sempre mutevole di “armi” digitali e l’accelerazione degli attacchi informatici, le aziende debbano elaborare nuove strategie per combattere la sfida.
Quindi, le aziende devono essere più intelligenti, complete, strategiche e continuative.
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