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Auto a guida autonoma: più vicine del previsto

Auto a guida autonoma - PCA Consultative Broker
Auto a guida autonoma - PCA Consultative Broker

Secondo un report pubblicato da Gartner entro la fine del 2023 saranno circa 750mila i veicoli a guida autonoma circolanti. Lo studio “Forecast Analysis: Autonomous Vehicle Net Additions, Internet of Things, Worldwide” sostiene che la crescita riguarderà principalmente le aree del Nord America, Cina ed Europa occidentale, le regioni sono che prima di altri, questi Paesi andranno a introdurre normative sulla tecnologia di guida autonoma.

Nonostante non ci siano oggi esempi di veicoli abilitati al di fuori dei reparti di ricerca e sviluppo delle società interessate, Gartner ha individuato 332.932 auto che potenzialmente potrebbero essere definite “a guida autonoma” già nel 2019. Le proiezioni indicano che nell’arco dei prossimi 4 anni si andrà a toccare il tetto dei 750mila veicoli autonomi. Una progressione ancora ridotta prendendo a parametro i numeri del mercato globale dell’auto, ma che trova il suo principale freno nella mancanza di normativa.

Tuttavia Gartner prevede che entro il 2028, un quinto dei paesi del mondo si doterà di regolamenti che consentiranno ai veicoli autonomi, pronti per la produzione, di operare legalmente, con conseguente esplosione del mercato.

Ma il quadro non è così roseo. Ad esempio, falle nella tecnologia ed errore umano furono concausa della morte di una persona nell’incidente mortale avvenuto nel marzo 2018 in Arizona durante i test per l’auto a guida autonoma della flotta Uber. Dopo oltre un anno di indagini sull’incidente mortale che aveva scosso l’opinione pubblica gettando ombre sulle nuove tecnologie di guida senza pilota, la Commissione ha suddiviso le “colpe” tra uomo e macchina. Se da una parte la pilota-tester si è “dimostrata visivamente distratta dal suo cellulare durante il viaggio” (guardava video in streaming), dall’altra le “procedure di valutazione del rischio per la sicurezza” del gruppo Advanced Technologies di Uber sono state ritenute inadeguate, puntando il dito sull’assenza di un responsabile della sicurezza incaricato dall’azienda per la valutazione e l’attenuazione del rischio.

Il settore comunque prosegue nell’attività di ricerca e sperimentazione. Se oggi gli algoritmi di percezione dei veicoli autonomi sono meno efficienti rispetto alla guida dell’uomo, gli esperti di Gartner ritengono che già nel 2025 i sistemi dimostreranno una capacità migliore rispetto all’uomo. Per velocizzare il processo, le aziende utilizzano software di simulazione basati sull’intelligenza artificiale per capire come i veicoli possano gestire situazioni diverse.

Anche qui il fattore assicurativo è più che mai fondamentale: nuovi rischi richiedono nuove forme di protezione, proprio per supportare meglio la nascita di una nuova, grande opportunità di sviluppo.

 

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