Il mondo si trova a un punto di svolta nei suoi sforzi di transizione climatica. Mentre governi e aziende si impegnano a raggiungere emissioni nette di gas a effetto serra pari a zero, la transizione energetica è una sfida epocale che richiede un investimento annuale stimato di oltre 9.200 miliardi di dollari in sistemi energetici e di utilizzo del territorio.
È un momento di grande trasformazione per gli assicuratori, con rischi e opportunità significativi legati al clima su entrambi i lati del bilancio. L’adozione di un approccio offensivo sarà fondamentale per il comparto assicurativo, perché qui si può sbloccare la crescita e rimanere rilevanti in un futuro a zero emissioni.
COSA SIGNIFICA LA TRANSIZIONE A ZERO PER GLI ASSICURATORI
Con la transizione a zero stanno emergendo nuove forme di volatilità. La riallocazione del capitale verso tecnologie a basse emissioni sta rapidamente rimodellando i settori. Le nuove tecnologie devono affrontare casi aziendali di incerta fattibilità economica e inesplorata scalabilità. Le aziende devono far fronte a una crescente richiesta di trasparenza sui rischi climatici e sulle emissioni, spinta dai requisiti normativi e dalla difesa degli investitori e dei consumatori. In questo contesto, l’aumento del rischio fisico continua a colpire le comunità e le economie.
Gli assicuratori hanno l’opportunità di affrontare queste nuove forme di volatilità – e di contribuire a catalizzare una transizione ordinata verso emissioni zero – attraverso l’innovazione di prodotti e soluzioni. Tuttavia, gli obiettivi climatici sono spesso scollegati dalle strategie commerciali, il che porta alla mancanza di un approccio coeso su due fronti: l’identificazione e la prioritizzazione delle opportunità commerciali incentrate sul clima e l’adozione di un approccio go-to-market per meglio reperire, sottoscrivere e condividere nuovi tipi di rischi.
IDENTIFICARE E DARE PRIORITÀ ALLE OPPORTUNITÀ COMMERCIALI INCENTRATE SUL CLIMA
Gli assicuratori hanno la possibilità di identificare e sviluppare soluzioni incentrate sul clima in tre aree principali: assicurare la transizione a zero, creare nuove soluzioni di trasferimento del rischio per i rischi fisici in aumento e fornire servizi di adattamento e resilienza. All’interno di ciascuna area, c’è spazio per offrire le tradizionali coperture property e casualty e per sviluppare prodotti nuovi e innovativi per soddisfare la domanda del mercato emergente.
ASSICURARE LA TRANSIZIONE A ZERO
In tutti i settori ad alte emissioni, la tecnologia è una leva cruciale per la decarbonizzazione, insieme alla riduzione della domanda e ai cambiamenti dei modelli di business. Secondo le stime, le spese annuali in conto capitale a livello mondiale per le principali tecnologie climatiche potrebbero rappresentare oltre 800 miliardi di dollari entro il 2030, corrispondenti a circa 10-15 miliardi di dollari di premi assicurativi per le sole spese in conto capitale (figura).
CREARE NUOVE SOLUZIONI DI TRASFERIMENTO DEL RISCHIO PER I CRESCENTI RISCHI FISICI
Le soluzioni parametriche per gli eventi atmosferici avversi sono ormai consolidate. Si prevede che la domanda aumenterà con l’aumento delle condizioni meteorologiche estreme, sia in termini di frequenza che di gravità, rendendo meno accessibili le coperture indennitarie, con il fatto che molti beni legati al clima (come l’energia solare ed eolica) sono costruiti in aree esposte al clima. Oltre alle coperture per le catastrofi naturali, le polizze parametriche possono essere utilizzate per le perdite di reddito degli asset rinnovabili (ad esempio, la protezione contro la copertura delle nuvole per i campi solari) e per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici cronici sui settori esposti al clima (come lo stress da calore sulle reti elettriche e la siccità che porta alla perdita dei raccolti nei settori dell’energia e dell’agricoltura). Lo sviluppo di polizze parametriche pluriennali può fornire una copertura più prevedibile e conveniente, fissando al contempo un prezzo che tenga conto dell’aumento del rischio fisico. Per sfruttare l’opportunità delle polizze parametriche su larga scala sarà necessario uno sforzo da parte di tutto il settore per sviluppare coperture parametriche semplici e standardizzate, ridurre il rischio di base attraverso una migliore modellazione del rischio e creare consapevolezza e interesse tra i clienti assicurati.
FORNIRE SERVIZI DI ADATTAMENTO E RESILIENZA
Gli assicuratori e gli operatori del settore possono offrire servizi di consulenza e di ingegneria del rischio per gestire e ridurre l’esposizione dei clienti ai rischi climatici, consentendo risposte più efficaci alle perdite legate al clima. Esempi di tali servizi sono le valutazioni del rischio e l’ingegneria per i rischi naturali, la consulenza sul rischio pre-costruzione e gli incentivi post-sinistro, per ricostruire con una migliore resilienza o in luoghi meno vulnerabili. Questo settore può svolgere un ruolo molto più significativo nella riduzione dei rischi e delle perdite e che l’ingegneria del rischio incentrata sul clima rappresenti un punto di ingresso interessante per gli assicuratori, per aumentare la loro rilevanza e promuovere l’accessibilità e la convenienza economica. Le partnership con fornitori terzi di dati e analisi e i servizi a valore aggiunto (come la modellazione previsionale del rischio per gli asset fisici) possono rafforzare e differenziare l’offerta dei vettori.
Anche se l’impatto del cambiamento climatico e della transizione a zero si svilupperà nell’arco di decenni, gli assicuratori sono pronti ad agire subito per compiere progressi tangibili. Una crescita concreta, sostenuta da una serie di opportunità prioritarie, può creare chiarezza su ciò che è necessario per raggiungerla.
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