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Arrivano gli incentivi per l’acquisto di nuove auto

Auto: arrivano gli incentivi, non solo per l'elettrico - PCA Consultative Broker
Auto: arrivano gli incentivi, non solo per l'elettrico - PCA Consultative Broker

Il governo corre ai ripari per evitare che la crisi del settore automotive si aggravi anche per effetto del boom dei prezzi del carburante. Dopo il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi da Federmeccanica e dai sindacati metalmeccanici e all’indomani dell’Eu Chips Act che dovrebbe stanziare 43 miliardi per l’industria dei microprocessori, si susseguono gli incontri per cercare di arrivare a una quadra che potrà spaziare da nuovi incentivi per acquistare vetture non inquinanti fino ai contratti di sviluppo.

UN SETTORE FRENATO DALLA CRISI

L’obiettivo potrebbe essere quello di inserire un pacchetto di interventi nel decreto contro il caro bollette che il governo dovrebbe portare sul tavolo del Cdm la prossima settimana. Da tempo la filiera chiede all’esecutivo nuovi ecobonus e soprattutto un piano nazionale che gestisca la transizione verde, affinché’ sia sostenibile socialmente.

Al contrario dei competitor stranieri, l’Italia è l’unico paese europeo che non si è ancora dotato di un piano nazionale per la gestione della transizione. Per questo i ministeri stanno lavorando per organizzare, in maniera coordinata, piani di investimento e interventi necessari per accompagnare la transizione verso l’elettrico. Ma non solo. Si valutano, oltre agli incentivi per l’acquisto di auto non inquinanti, misure come i contratti di sviluppo, accordi di innovazione, misure per il trasferimento tecnologico, fondi Pnrr su ricerca.

LE SOMME PREVISTE, TRA BONUS E INCENTIVI

Il nuovo Bonus Auto e gli incentivi 2022 arriveranno a fine marzo, con uno sconto fino a 6mila euro per singola automobile. Saranno stanziati per il settore automotive 700 milioni nel 2022 e 1 miliardo di euro negli anni a seguire (fino al 2030, salvo proroghe). Entro fine mese, il Governo decreterà un nuovo Dpcm con l’assegnazione di questo fondo. Gli incentivi riguarderanno anche le auto a benzina e diesel: le auto con il maggior vantaggio saranno elettriche pure e ibride plug-in, mentre la parte restante dei fondi dovrebbe essere destinata a modelli fino a 135 grammi di CO2 per chilometro, un limite che comprende anche vetture benzina e diesel.

Dalle prime indiscrezioni sarebbe prevista questa “spalmatura” degli incentivi:

  • Un incentivo di 6.000 euro per auto full-electric con emissioni minime (0-20 grammi di CO2 per chilometro) e con rottamazione di un veicolo di categoria inferiore ad Euro 5.
  • Un incentivo di 4.000 euro per auto full-electric con emissioni minime (0-20 grammi di CO2 per chilometro) e senza rottamazione di un veicolo di categoria inferiore ad Euro 5.
  • Un incentivo di 2.500 euro per auto ibride con emissioni minori (21-60 grammi di CO2 per chilometro) e con rottamazione di un veicolo di categoria inferiore ad Euro 5.
  • Un incentivo di 1.000 euro per auto ibride con emissioni minori (21-60 grammi di CO2 per chilometro) e senza rottamazione di un veicolo di categoria inferiore ad Euro 5.
  • Un incentivo di 1.250 euro per auto a combustione a basse/medie emissioni (61-135 grammi di CO2 per chilometro) e con rottamazione di un veicolo di categoria inferiore ad Euro 5.

 

Tuttavia è da tener conto il tetto massimo di spesa: per le full-electric e le auto a combustione ammonta ai 35mila euro (IVA esclusa), mentre per le ibride l’importo massimo sale a 45mila euro (IVA esclusa).

La data ufficiale non è ancora stata resa nota, tuttavia i ministri competenti dovranno emanare il provvedimento entro 30 giorni dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale e cioè entro il 31 marzo.

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