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Il rischio dei satelliti spazzatura

Il nuovo rischio per i satelliti in orbita, assicurazioni Pca Broker
Il nuovo rischio per i satelliti in orbita, assicurazioni Pca Broker

Il nuovo rischio per i satelliti in orbita

 

Il cielo sembra senza confini. Sbagliato. Il cielo è uno spazio molto affollato, da satelliti che rispondono sempre più a esigenze commerciali e sono gestiti da società private. Ma l’evoluzione della tecnologia sta creando satelliti di dimensioni sempre più ridotte e orbitati a basso livello. Come assicurarli dal rischio, sempre più frequente, di collisioni con il cosiddetto “rottame spaziale”?

UNO SPAZIO MOLTO AFFOLLATO

Secondo l’ “Index of Launched Objects into Outer Space” compilato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio Esterno (UNOOSA), ci sono oltre 4.600 satelliti in questo momento in orbita attorno al pianeta. Solo nel 2017 l’UNOOSA aveva registrato 357 oggetti lanciati nello spazio. E’ quasi il 50% in più rispetto al 2016. La nuova tecnologia ha ridotto significativamente i costi per progettare, costruire e lanciare satelliti e allo stesso tempo si è verificato un aumento degli operatori commerciali entrati su questo mercato. Non parliamo più di singoli satelliti. Parliamo di “costellazioni” di satelliti, ovvero un gruppo di satelliti artificiali utilizzati in modo coordinato operanti sotto un controllo comune e sincronizzati in modo che la loro copertura a terra si complementi.

Guardate questa mappa interattiva su tutto quanto di artificiale gravita sulla terra:

Il nuovo rischio per i satelliti in orbita, assicurazioni Pca Broker

Secondo la Union of Concerned Scientists (UCS) risulta che solo il 37,5% dei satelliti orbitanti siano attivi. Ciò significa che ci sono 2.897 satelliti “spazzatura” che sfrecciano attorno alla Terra ad alta velocità. Ma a cosa servono tutti questi satelliti? Non ci sono dati certi, però risulta che la maggioranza abbia usi civili e commerciali – tenuto conto che i due grandi “proprietari” di satelliti sono USA e Cina. In particolare risulta che le tre principali categorie di satelliti siano così composte:

  • 788 satelliti sono elencati come aventi usi commerciali
  • 461 satelliti hanno usi governativi
  • 360 satelliti hanno un uso militare

 

Alcuni numeri interessati dal database dell’UCS:

  • Il più antico satellite attivo è il satellite per le comunicazioni di Amsat-Oscar 7, lanciato 43 anni fa! (Era il 15 novembre 1974)
  • “Planet”, il principale gestore al mondo di satelliti, ne governa attualmente ben 191. Il secondo maggiore operatore è Iridium Communications con 83 satelliti.
  • Il 61,6% dei satelliti operativi sono in orbita terrestre bassa (LEO, Low Earth Orbit), il 30,6% nelle orbite geostazionarie, il 5,6% nelle orbite a medio raggio e il 2,2% in orbite ellittiche.

 

IL RISCHIO DEI SATELLITI “SPAZZATURA”

Ecco il punto più rilevante per noi: il livello dell’orbita.

Le orbite più basse stanno diventando sempre più popolate e disseminate di detriti, esponendo le operazioni satellitari a rischio di collisione. Infatti i detriti orbitali costituiscono già oggi oltre il 90% degli oggetti tracciati orbitanti intorno alla Terra, come ha evidenziato un recente studio di Swiss Re Corporate Solutions. I detriti abbandonati in orbita vengono prodotti dal disuso di satelliti, da sonde, pannelli solari, razzi, frammenti, parti di navicelle o utensili andati perduti durante missioni spaziali. Alcuni si trovano in orbita bassa (LEO, appunto), quindi molto vicini alla Terra, così da riuscire ad attraversare, entro breve tempo, l’atmosfera terrestre.

A causa dei rapidi progressi tecnologici e degli sviluppi delle capacità produttive, molti nuovi attori del settore privato, come SpaceX e Amazon Blue Origin, hanno lanciato operazioni spaziali nell’orbita LEO. Questi satelliti in genere forniscono servizi come l’osservazione della Terra, la connettività Internet e le comunicazioni vocali. Secondo le Nazioni Unite, il settore privato è arrivato a guidare il 70% dell’attività spaziale. Le costellazioni satellitari, in particolare nell’orbita LEO, potrebbero causare le maggiori criticità nell’uso del traffico spaziale. Inoltre le costellazioni – capaci di gestire fino a centinaia di satelliti insieme – forniscono una copertura spaziale completa su tutta la Terra.

I detriti spaziali costituiscono oltre il 90% degli oggetti tracciati in orbita attorno alla Terra oggi e rappresentano un grave rischio per il crescente numero di costellazioni satellitari lanciate in orbita LEO. Allo stesso tempo per posizionare i satelliti in orbita LEO occorre molta meno energia e sono richiesti amplificatori meno potenti per una trasmissione più efficace.

LA RISPOSTA DELLE ASSICURAZIONI

In una costellazione di satelliti in orbita LEO, il rischio di collisione diventa un’ipotesi rilevante per gli assicuratori. Data l’elevata probabilità di impatto dei detriti nell’orbita LEO, gli assicurati, specialmente nelle regioni più esposte (quelle a circa 800 km di altitudine), dovrebbero acquisire consapevolezza sui possibili danni ai loro satelliti dall’impatto con i detriti spaziali.

Jan Schmidt, Head Space di Swiss Re Corporate Solutions, afferma: “Con sempre più costellazioni dispiegate in LEO, il settore assicurativo sta affrontando nuove sfide: in genere, gli assicuratori hanno fornito prodotti assicurativi che rispondono a perdite totali o danni a grandi, alti satelliti per comunicazioni di valore in orbita geostazionaria: oggi assistiamo a un aumento della domanda di prodotti che offrono una protezione finanziaria analoga, ma per le costellazioni composte da centinaia o addirittura migliaia di satelliti che operano in orbita LEO”.

Insomma, cresce il rischio perché si applica a “prodotti”, i satelliti di bassa gravitazione, di dimensioni più ridotte e in numero decisamente ampio, capaci di danneggiare le comunicazioni ed esposti a loro volta a “rottami” spaziali in quantità notevole.

In PCA Consultative Broker gestiamo i rischi attuali ma portiamo avanti ricerca e sviluppo sui nuovi rischi portati dall’evoluzione tecnologia e sul loro impatto economico. In questo modo uniamo il brokeraggio assicurativo con una consulenza a 360° mediante il Risk Consulting, per offrire un servizio esclusivo e su misura per i nostri Clienti.

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