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Dopo lo stop, l’automotive prova a ripartire

Automotive: Assicurazioni indagano la ripresa - PCA Consultative Broker
Automotive: Assicurazioni indagano la ripresa - PCA Consultative Broker

I conti del settore automotive prevedono vendite “depresse” per i prossimi tre anni, che per l’Italia potranno diventare quattro. Il Global Outlook di Alix Partners conferma la ripresa in atto sui grandi trend di sviluppo, ma prevede forti riduzioni dei limiti del breakeven point per sopravvivere. Già nel 2019 si prevedeva la chiusura di circa 25 impianti produttivi a livello globale. Se lo stimolo alla domanda non arriverà in fretta ed efficientemente, allora la prospettiva potrà complicarsi.

In una stima ulteriormente pessimista, la contrazione della produzione potrebbe costare fino a 66 milioni di vetture nel 2020. Servirebbe un arco di tempo di cinque anni per tornare ai livelli del 2019 con 90-93 milioni di vetture. Insomma, la previsione è di 5 anni di “vendite depresse”.

Complessivamente, a causa del COVID-19, l’industria automobilistica potrebbe perdere 44 milioni di vetture nei prossimi tre anni, subendo mancati ricavi per 1,3 trilioni di dollari per le case automobilistiche e 44 milioni di utile perduto.

Ma il settore ha ingranato la marcia della ripresa, probabilmente con due velocità: in Cina sarà più rapida, con 23 milioni di auto nel 2020 per poi ritornare nel 2025 agli standard pre-COVID-19. L’Europa passerà dagli attuali 14 a 21 milioni più lentamente, con l’Est più dinamico; il Nord America invece risulta meno impattato rispetto al Vecchio Continente.

EPPUR QUALCOSA SI MUOVE, NELLE ASSICURAZIONI

A livello nazionale, i preventivi assicurativi relativi a veicoli nuovi sono ancora in territorio negativo rispetto al 2019, con un calo del 33,5% seppur con una significativa ripresa rispetto ai due mesi precedenti.

Nel comparto dell’usato, invece, i dati sono migliori: le richieste di prima assicurazione da parte del nuovo proprietario del veicolo perdono solo l’11,5%, riportandosi quasi ai livelli dello scorso anno. Tra le regioni, l’Abruzzo è al primo posto per le richieste di assicurazioni per auto nuove con una crescita del 33%. Negative, ma meglio della media nazionale (- 33,5%) le regioni del Centro-Nord più colpite dall’emergenza: Piemonte (-25%), Lombardia (- 25,6%), Veneto (in pari rispetto al 2019).

Passando alle prime assicurazioni per auto usate, si registra un exploit della Sicilia con un aumento del 31,5%. Molte regioni, tra cui Liguria, Campania e Calabria, segnano variazioni positive o vicine agli stessi valori del 2019.

UN FOCOLAIO… MA DI RIPRESA

È il momento della ripartenza. Dopo quasi due mesi di lockdown gli italiani tornano a muoversi. Oggi con nuove (o rinnovate) modalità che mettono al centro la mobilità individuale: auto e moto. Da studi di settore sono già stati riscontrati i primi dati positivi nella prima settimana di allentamento delle misure di contenimento.

Dall’analisi sui preventivi assicurativi effettuati su vari portali nella prima settimana della Fase 2, comparata con la medesima settimana del 2019, emerge un trend di robusta ripresa che ha avuto inizio nelle ultime due settimane di lockdown, quando progressivamente il numero di preventivi ha cominciato a crescere, in particolare per il comparto delle moto.

 

Le assicurazioni sono diventate il “barometro” del tempo in Italia e da questi primi segnali positivi può derivare anche l’inizio di un trend di ripresa.

 

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