Non è in cima ai titoli dei media, ma tra i settori colpiti dalle recenti violente grandinate c’è anche il fotovoltaico.
IL BOOM DEL SOLARE
Poiché i governi incentivano la produzione di energia da fonti rinnovabili per contribuire a ridurre l’uso fonti fossili ed esauribili, i pannelli fotovoltaici hanno conosciuto una notevole diffusione. Si stima che nei prossimi 5 anni verranno costruiti tanti parchi solari quanti ne sono stati costruiti negli ultimi 20.
Ma una delle maggiori minacce per l’energia solare è diventata proprio la grandine, tra le forme più distruttive di precipitazione, che sembra aumentare di gravità di anno in anno. È vero che la resistenza dei moduli fotovoltaici è molto elevata e viene testata in laboratorio “sparando” sfere di ghiaccio compatto ad una velocità tale da simulare una grandinata importante. I fenomeni di questo luglio ,con una velocità di caduta dei chicchi di quasi 150 km/h, hanno però superato le condizioni simulate durante i test delle aziende produttrici di sistemi per l’energia rinnovabile; un pannello danneggiato, anche gravemente dalla grandine, potrebbe ancora funzionare, ma con performance non più adeguate e quindi con la necessità di sostituirlo. Tempo, tecnologie, denaro. Tutti costi.
CI PENSANO GLI ASSICURATORI
Ci sono già polizze assicurative che proteggono dai danni causati da fenomeni metereologici estremi, come le sopracitate grandinate particolarmente violente. Questo tipo di assicurazione può essere stipulato sia dai privati che dalle aziende. In media, i prezzi delle polizze variano in base ai danni che si vogliono coprire, alla collocazione geografica (per esempio zone ad alto rischio sismico), alla potenza dei pannelli fotovoltaici installati e alle dimensioni dell’impianto.
Oltre a ciò, è possibile fare qualcosa di più: per ottimizzare la produzione di energia solare, gli sviluppatori hanno realizzato speciali apparecchiature, che spostano i pannelli nella direzione del sole al suo picco massimo, aumentando così la produzione di oltre il 20%.
Entrano quindi in gioco le assicurazioni – che hanno preso in considerazione l’utilizzo di questa tecnologia per efficientarela protezione dei pannelli solari. Sono stati condotti test e ricerche per verificare come l’impatto della grandine su un pannello solare possa cambiare quando questo viene colpito da un’angolazione diversa da quella frontale.Dalla maggior produzione alla maggior protezione, con la stessa tecnologia.
Gli esperimenti hanno dunque confermato questo nuovo uso per una tecnologia già utilizzata dalla maggior parte dei fornitori di impianti solari, così da incrementare la mitigazione del rischio grandine per i pannelli solari senza dover installare nuovi dispositivi costosi. Anzi, questo può anche contribuire ad una riduzione dei costi dei premi delle polizze assicurative.
Nonostante ciò, ogni innovazione porta con sé nuove domande e la più attuale nel settore dell’energia solare, anche per gli assicuratori, è come ottenere una previsione accurata sull’arrivo di una grandine catastrofica in modo tale da configurare i pannelli in anticipo.
Come dimostrano le recenti grandinate in Italia ed Europa, che hanno messo a repentaglio numerosi impianti fotovoltaici, si deve porre l’accento sulla formazione delle aziende e sulla loro preparazione ad affrontare situazioni ad elevato rischio: è necessario che questa tecnologia di protezione sia a conoscenza dei soggetti interessati e basta (quasi) premere un pulsante per attivarla.
Si torna così al ruolo centrale degli assicuratori, che sono chiamati ad occupare un ruolo importante nel sensibilizzare i loro clienti su questi progressi; esso rappresenta anche un contributo nel quadro più ampio della transizione verso fonti rinnovabili.
PCA supporta il proprio Cliente nella valutazione del rischio meteo, climatico e ambientale correlato all’esercizio della propria attività, tramite un approfondito checkup ed una consulenza analitica, che consente di raggiungere una corretta consapevolezza e di trasferire il rischio attraverso la stipula di assicurazionitailor-made.
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