Le assicurazioni sono al centro della transizione energetica, ma il climate change è ancora la sfida e l’incognita più complessa perché è globale, senza confini e colpisce ogni settore economico, ogni soggetto sociale – ponendo un rischio veramente esistenziale.
L’EFFETTO DOMINO SUL RISCALDAMENTO PROVOCATO DAI “FEEDBACK LOOPS”
Secondo un nuovo studio, un fattore particolarmente pericoloso per la salute dell’ambiente è dato dai cosiddetti climate feedback loops, ovvero reazioni cicliche a catena che si verificano quando un cambiamento innesca ulteriori cambiamenti, in un processo che continua a ripetersi. Alcuni di questi feedback loops stanno amplificando sempre più il riscaldamento globale e rischiano di provocare una trasformazione permanente del clima attuale della Terra.
Ad esempio, Il riscaldamento delle temperature provoca lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico, rivelando l’acqua scura dell’oceano sottostante. Poiché le superfici scure assorbono più calore di quelle riflettenti come il ghiaccio, l’oceano si riscalda e il ghiaccio si scioglie – così si genera una spirale negativa sempre più pericolosa.
Un altro esempio: l’inquinamento che riscalda il pianeta, rilasciato dallo scongelamento del permafrost (lo strato di terreno ghiacciato che ricopre l’Artico e altre zone dell’estremo nord del pianeta) fa aumentare le temperature globali, contribuendo a creare condizioni più calde e secche che fanno sì che gli incendi selvatici si diffondano più velocemente e brucino più intensamente. A loro volta gli incendi selvaggi rilasciano inquinamento che riscalda il pianeta, aumentando ulteriormente le temperature e così via.
La notizia è che un gruppo di scienziati internazionali, provenienti da istituzioni come l’Oregon State University, l’Exeter University e il Potsdam Institute for Climate Impact Research in Germania, ha esaminato la letteratura sul clima per identificare 41 feedback loops che stanno producendo un significativo impatto sul clima e nello specifico sull’aumento delle temperature globali – secondo lo studio pubblicato sulla rivista scientifica One Earth.
IL CLIMATE GONFIA LA BOLLA DEL MERCATO IMMOBILIARE
Questi feedback loops rendono difficile prevedere l’impatto preciso dei cambiamenti climatici: il mercato immobiliare è tra le principali vittime.
Succede infatti che negli USA le proprietà residenziali esposte al rischio di alluvione siano sopravvalutate di 121 – 237 miliardi di dollari. In generale, le proprietà altamente sopravvalutate si concentrano nelle contee lungo la costa, dove non esistono leggi sulla divulgazione del rischio di alluvione e dove la preoccupazione per il cambiamento climatico è minore. Le famiglie a basso reddito sono maggiormente esposte al rischio di perdere il capitale della casa a causa della deflazione dei prezzi, mentre gli enti locali che dipendono fortemente dalle imposte sugli immobili per le loro entrate sono vulnerabili alle perdite di bilancio.
È ancora più evidente, ripensando alla storia delle grandi crisi economiche, che le bolle immobiliari sono spesso il fattore scatenante di crisi sui mercati azionari che innescano a loro volta vere e proprie recessioni.
ESISTE UN “DIRITTO ALL’AMBIENTE” PER LE GENERAZIONI FUTURE?
Infine, i nascituri avranno diritto ad un clima vivibile – “diritto” in senso legale, dunque garantito concretamente? Il climate change è genera impatti anche a lunghissimo termine ed è un processo irreversibile.
Questo è il nocciolo: il problema climatico è una questione intergenerazionale, perché miliardi e miliardi di persone “abiteranno” il futuro (e si preannuncia un futuro sempre più inospitale) anche se oggi non hanno voce, né rappresentanza politica. La realtà è che nessun sistema politico attuale fu progettato per considerare le generazioni future che saranno colpite dalle nostre azioni sul clima. Tuttavia la realtà è ancora peggiore: uno studio di Science del 2021 ha rilevato che i bambini nati nel 2020 sperimenteranno da due a sette volte di più gli eventi estremi legati al clima (in particolare le ondate di calore) rispetto alle persone nate nel 1960.
Dunque, il ruolo delle assicurazioni del ramo vita, ad esempio, può essere fondamentale, economicamente e per la stessa protezione della vita. Per questo le assicurazioni, come PCA Broker, continuano ad esplorare i trend di trasformazione della realtà, così da comprendere, tradurre in servizi al passo con i tempi e consentire alle persone, alle aziende, di adattarsi per sopravvivere – a questo punto letteralmente.
PCA supporta il proprio Cliente nella valutazione del rischio meteo, climatico e ambientale correlato all’esercizio della propria attività, tramite un approfondito checkup ed una consulenza analitica, che consente di raggiungere una corretta consapevolezza e di trasferire il rischio attraverso la stipula di un’assicurazione tailor-made.
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