L’adozione di un impianto per la produzione di energia rinnovabile comporta uno sforzo finanziario non indifferente e dovrebbe di conseguenza essere seguito dalla stipula di una polizza assicurativa in grado di mettere l’azienda che produce energia rinnovabile al riparo da possibili rischi.
Il settore degli impianti per le energie rinnovabili è complesso e altamente specializzato: dunque la conoscenza dei progetti, delle norme, delle competenze scientifiche, degli impianti, sono indispensabili per formulare una corretta valutazione dei probabili danni.
L’assicurazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili richiede notevole competenza e deve essere preceduta da una puntuale due diligence tecnico-amministrativa e da una approfondita analisi dei rischi che per gli impianti di nuova costruzione può estendersi anche alla fase realizzativa (CAR/EAR). Ad esempio è fondamentale effettuare un sopralluogo presso i luoghi di produzione prima di qualsiasi assunzione del rischio. Grazie ad un’accurata ispezione è possibile determinare problematiche e rischi che potrebbero non emergere limitandosi ad una due diligence esclusivamente documentale.
Ancora più complessa e delicata, poi, è la valutazione dei danni da interruzione d’esercizio (business interruption) legati alla mancanza di produzione dovuta ad un evento sinistroso che colpisca l’impianto, casi in cui valutazioni superficiali o imprecise rischiano di fuorviare anche in misura molto pesante una corretta definizione dei danni. Una perizia non può prescindere, sempre più frequentemente, da una serie di analisi tecniche e strumentali (analisi termografica anche da drone, video ispezioni, prove d’isolamento, analisi in elettroluminescenza…) attraverso le quali poter definire oggettivamente alcuni parametri che descrivono l’impianto o le sue effettive prestazioni. La ormai forte presenza di tali tipologie d’impianti giustifica un approccio specifico a questa tipologia di sinistri: l’Italia si sta muovendo verso il milione d’impianti fotovoltaici attivi che producono il 7% dell’energia elettrica mentre circa il 6% della produzione è demandata all’eolico con quasi quattromila impianti installati e il 14 % proviene dagli impianti idroelettrici.
Anche per l’utente finale iniziano a diffondersi polizze appartenenti alla categoria “all risk”. In pratica tutelano il soggetto privato che installa l’impianto ad energia rinnovabile da tutta una serie di danneggiamenti che potrebbero interessarlo. La maggior parte di esse sono in grado di assicurare il sistema sia nel caso di danni diretti (rottura) che per quelli indiretti (dovuti al mancato o improprio funzionamento dell’impianto), mentre alcune provvedono anche ad offrire una copertura verso i fenomeni naturali estremi come ad esempio alluvioni o terremoti. Non mancano poi polizze assicurative più articolate, a partire da quelle tese a coprire un eventuale furto di parte dell’impianto (ad esempio i pannelli fotovoltaici), o i danni che possono essere causati all’impianto da guasti meccanici o da fenomeni elettrici. Anche il caso di danni provocati a terzi può essere coperto tramite le polizze per la responsabilità civile del proprietario dell’impianto.
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