L’EIOPA ha condotto nel 2022 una simulazione pilota sull’adozione di soluzioni assicurative per il cambiamento climatico. Queste le note più importanti.
UNO SCENARIO DAVVERO COMPLESSO E PERICOLOSO
Attualmente solo il 23% delle perdite totali causate da eventi meteorologici e climatici estremi in Europa è assicurato, con differenze sostanziali nella portata delle lacune di protezione tra i vari Paesi e pericoli. Considerate le attuali traiettorie del cambiamento climatico, si prevede che questi divari di protezione assicurativa diventeranno ancora più ampi in futuro, poiché è probabile che si verifichino catastrofi naturali sempre più frequenti e gravi.
Gli scenari futuri sono pericolosi: l’aumento delle esposizioni ai rischi dei cambiamenti climatici aumenterà nel tempo i livelli dei premi assicurativi, compromettendo l’accessibilità e la disponibilità a medio e lungo termine di prodotti assicurativi con copertura contro i rischi climatici. Le misure di adattamento legate al clima riducono l’esposizione al rischio fisico del cliente e le perdite assicurate. Ma non bastano a ridurre il gap di protezione assicurativa legata al clima in Europa, né a rendere più sostenibili i costi delle assicurazioni.
Poiché si prevede che i livelli dei premi assicurativi basati sul rischio aumenteranno in diversi rami a causa dei cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi in termini di misure di adattamento è considerata dai partecipanti alla simulazione un approccio importante ed efficace. La varietà di misure di adattamento attuate dai partecipanti nelle loro pratiche di sottoscrizione sottolinea in generale che l’adattamento ai cambiamenti climatici è un tema preso sul serio, sia dalle grandi che dalle piccole imprese di assicurazione. Tuttavia, l’uso delle misure di adattamento sembra attualmente essere piuttosto un caso d’uso per i prodotti assicurativi commerciali, a causa delle valutazioni del rischio tipicamente individualizzate (ad esempio, servizi di loss engineering) e dei contratti assicurativi rispetto al business standardizzato al dettaglio.
I RISULTATI DELLA SIMULAZIONE DELL’EIOPA
L’esercizio pilota mira, in particolare, a comprendere meglio le attuali pratiche di sottoscrizione assicurativa per quanto riguarda l’adattamento ai cambiamenti climatici ed eventuali ostacoli alla diffusione di tali pratiche.
In generale, il mercato assicurativo europeo sembra essere in una fase iniziale per quanto riguarda i prodotti assicurativi non-vita, che implementano misure di adattamento al clima. Da un lato l’attuale livello di implementazione delle polizze sul climate change in UE mostra progressi nel rendere la società e l’economia più resistenti al verificarsi di eventi catastrofali; dall’altro il confronto con altri mercati assicurativi del mondo suggerisce che c’è un ulteriore margine di miglioramento. In particolare, importanti aree di sviluppo sono considerate la standardizzazione dei contratti assicurativi, ad esempio attraverso certificati e programmi dedicati basati sul rischio, e l’incentivazione all’adozione di tali soluzioni, ad esempio attraverso sconti.
SFIDE, RISCHI E OPPORTUNITA’
Nel complesso, dalle risposte dei partecipanti emergono tre principali aree di sfida per quanto riguarda l’implementazione delle misure di adattamento nei prodotti assicurativi danni:
- In primo luogo, la mancanza di consapevolezza sui cambiamenti climatici e sulle relative misure di adattamento da parte degli assicurati limita naturalmente la domanda di mercato per i corrispondenti prodotti assicurativi.
- Inoltre, sembrano esistere difficoltà nel riconoscimento appropriato delle misure di adattamento in base al rischio, in particolare nei contratti assicurativi per i consumatori finali.
- Infine, i costi delle misure di adattamento possono essere rilevanti e richiedono incentivi finanziari per gli assicurati (ad esempio sconti sui premi, riduzioni fiscali, sovvenzioni) per stimolarne l’adozione.
Per superare queste sfide e promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici nel settore assicurativo del contesto europeo, è necessario che queste tre grandi aree entrino nell’agenda degli stakeholders pubblici e privati coinvolti.
La consapevolezza dei rischi legati al clima può aumentare, ad esempio, attraverso campagne informative dedicate ai singoli assicurati, idealmente incorporando informazioni sugli effetti locali dei cambiamenti climatici. Inoltre, potrebbero contribuire a promuovere la diffusione delle soluzioni assicurative sul cambiamento climatico sia una presentazione più concreta e mirata dei loro benefici, sia una maggiore standardizzazione delle proposte assicurative (ad esempio, in termini di programmi comuni di valutazione del rischio o di etichette di rischio) – oltre a fornire incentivi basati sul rischio per gli assicurati (ad esempio, livelli di premio più bassi).
UN RUOLO IMPORTANTE, DA RENDERE SEMPRE PIU’ CENTRALE
Il settore assicurativo ricopre un ruolo importante e unico nell’aumentare la resilienza della società e dell’economia nei confronti dei cambiamenti climatici. I prodotti assicurativi che valutano i rischi e compensano le perdite finanziarie legate agli eventi climatici e meteorologici contribuiscono a proteggere la ricchezza economica e il benessere sociale.
Tuttavia, a causa della prevista crescita dell’esposizione ai rischi fisici legati ai cambiamenti climatici, si prevede che anche i livelli dei premi basati sul rischio aumentino nel tempo, compromettendo potenzialmente l’accessibilità economica e la disponibilità a medio e lungo termine di prodotti assicurativi con copertura contro i rischi legati al clima.
Ecco perché risulta fondamentale (e vitale) promuovere la diffusione di assicurazioni specializzate e soprattutto di una cultura del rischio di cui PCA è divulgatrice da oltre 30 anni. Non è semplice, ma è una via necessaria per il presente e il futuro.
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