Se c’è un elemento in continuo movimento, quello è la logistica, ora più che mai. OpenText, società specializzata nella produzione di software enterprise, ha identificato i principali trend che caratterizzeranno la gestione della supply chain per il 2023. PCA continua ad osservare con grande attenzione le dinamiche di questo settore come punto di riferimento per calibrare le strategie e le soluzioni assicurative per il settore dei trasporti.
Nell’attuale contesto di business e per conservare la loro competitività, le aziende dovranno innanzitutto saper riconoscere l’importanza di passare al digitale per automatizzare i processi e ottimizzare la supply chain su vasta scala. La digitalizzazione è sempre più importante per estendere la visibilità e potenziare la resilienza in ogni ambito aziendale, non solo per la logistica.
In particolare, sarà necessario sviluppare piani per una trasformazione digitale a lungo termine, che consentano di migliorare la collaborazione, creando in ultima analisi vantaggi di business reali. Qui entrano in gioco Industry 4.0 per consentire l’aumento della sostenibilità della produzione stessa e guidare l’adozione di processi davvero agili.
SUPPLY CHAIN E SOSTENIBILITA’
Gli obiettivi di neutralità climatica dell’Unione Europea hanno inoltre imposto alle aziende una sempre maggiore attenzione alle tematiche relative alla sostenibilità ambientale e all’approvvigionamento etico. I bassi livelli nelle acque tedesche stanno influenzando l’attività economica e negli Stati Uniti il fiume Mississippi sta vedendo un calo del livello dell’acqua, che ha provocato un ingorgo di oltre 100 navi. Ci sono ondate di calore in Cina e gli uragani stanno diventando più forti rispetto al passato.
La pressione arriva anche dai consumatori, che richiedono che le aziende dichiarino la provenienza delle materie prime. Nel 2023 si assisterà a un’accelerazione nell’adozione di quei processi volti a migliorare il rendimento dei fattori Esg: tra le priorità delle aziende spiccheranno, quindi, quei fattori ambientali, sociali e di governance che possano dimostrare al mercato e ai consumatori che i prodotti dell’azienda sono stati acquistati o fabbricati in modo etico e sostenibile.
A tal proposito, i fornitori di servizi stessi si impegneranno per supportare le aziende aiutandole a raggiungere i propri obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio complessiva, nonché a garantire che le loro catene di approvvigionamento operino secondo le linee guida Esg. Per farlo, sarà necessario migliorare la visibilità dell’ecosistema aziendale e delle operazioni end-to-end tramite tecnologie come la blockchain e soluzioni come l’ECS (sistema informatizzato delle dogane), che sfrutta i dati per ricavare informazioni uniche sulle operazioni che avvengono all’interno della supply chain, offrendo per esempio soluzioni di tracciabilità basate su IoT.
SUPPLY CHAIN E NUOVE TECNOLOGIE
Gli ultimi due anni hanno poi aumentato la consapevolezza da parte sia dei consumatori sia dei vertici aziendali sull’importanza di una corretta gestione della supply chain. In tale ambito, intelligenza artificiale e machine learning potranno aiutare le aziende a ottimizzare ulteriormente i processi. Le aziende dovranno quindi sfruttare le informazioni disponibili per migliorare i flussi logistici, i processi di gestione dell’inventario e prevedere in modo più accurato i comportamenti e le richieste dei clienti. Inoltre, la figura del data scientist diventerà sempre più comune, così che le aziende possano contare su professionisti specializzati per organizzare una supply chain di nuova generazione basata sui dati.
Oggi i sistemi ERP sono al centro dell’operatività aziendale, ma i Cio dovranno saper affrontare pressioni diverse: da un lato devono contribuire a far diventare le proprie aziende più agili favorendo il passaggio verso il cloud, che le renderà più flessibili e resilienti; dall’altro, però, devono tenere conto dell’andamento del mercato, con cui dovranno inevitabilmente confrontarsi quando sarà necessario aggiornare gli ambienti ERP.
Le grandi imprese inizieranno gradualmente a prendere in considerazione il metaverso per le proprie attività commerciali. Le tecnologie di realtà virtuale e aumentata già disponibili consentono, infatti, una rappresentazione digitale end-to-end della catena di approvvigionamento in un mondo 3D: si tratta a tutti gli effetti di un gemello digitale, un digital supply chain twin che, visualizzando dati predittivi e prescrittivi, può garantire un miglior processo di decision making.
SUPPLY CHAIN E NUOVI PROBLEMI
Mentre l’economia continua a precipitare verso la recessione, è probabile che la domanda dei consumatori si riduca nei mesi a venire. E questo potrebbe rendere le cose ancora più difficili per il settore delle spedizioni e forniture. “L’attuale moderazione del mercato dovrebbe estendersi al 2023”, afferma il Trade Outlook 2023 di ING, che evidenzia come non ci siano abbastanza lati positivi per mantenere il commercio globale di merci in forte flusso. Una domanda più bassa potrebbe comportare un eccesso di offerta.
I problemi legati ai lavoratori in uscita di massa, (le “Grandi Dimissioni”), sono presenti anche nel settore delle spedizioni. Come in molti settori, i lavoratori cercano aumenti salariali per tenere il passo con l’inflazione. A questo problema si aggiungono le ricadute della guerra Russia-Ucraina e i possibili nuovi lockdown della Cina per il 2023, che causerebbero ulteriori problemi e aumenterebbero la congestione. Inoltre, il prossimo anno dovrebbe vedere un afflusso di nuove navi, secondo ING. Ciò potrebbe abbassare le tariffe dei container e i costi di spedizione potrebbero diminuire.
SUPPLY CHAIN E FUTURO
Un rapporto di Sea-Intelligence, società di ricerca e analisi della catena di approvvigionamento, afferma che circa la metà della congestione che ha afflitto l’industria marittima nell’ultimo anno è ora risolta e la ripresa è in corso. Analizzando l’andamento del Global Supply Chain Pressure Index della Fed, si nota che le pressioni della supply chain globale sono aumentate moderatamente in ottobre dopo cinque mesi consecutivi di allentamento. Anche se l’aumento di ottobre 2022 è stato trainato dalle pressioni al rialzo dei tempi di consegna e acquisti di Taiwan, del trasporto aereo in uscita in Asia e degli arretrati del Regno Unito, i movimenti del GSCPI (l’indice di pressione della catena di approvvigionamento globale) da inizio 2023 suggerisce che le pressioni della catena di approvvigionamento globale stanno tornando in linea con i livelli storici.
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