Le misure di welfare aziendale stanno diventando sempre più comuni nelle imprese del nostro Paese. Anche grazie alle previsioni normative introdotte a partire dal 2016, che hanno ampliato il regime fiscale di favore per queste prestazioni, il welfare aziendale si è infatti dimostrato uno strumento versatile e potenzialmente in grado di rispondere positivamente sia ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici sia a quelli delle imprese.
La pandemia ha stravolto forme e contenuti dell’assistenza erogata dalle casse previdenziali ai propri iscritti, spingendo in alto nuove priorità e scalzando quelle precedenti. Non solo: il welfare privato ricerca idee, energie e fondi per riformulare il tradizionale sostegno alla cura della salute, della famiglia e della professione. L’obiettivo è ambizioso: integrare in una serie di modelli coerenti il pulviscolo di misure per rendere la convivenza con il Covid-19 meno gravosa e pericolosa.
È quel che risulta dalla consueta inchiesta annuale di “IO Lavoro” dedicata alle iniziative di welfare condotte dagli enti pensionistici privati; cui sono assicurati circa 1,5 milioni di lavoratori italiani, dei quali 513.882, si sono già visti accreditare sui conti correnti almeno una delle tre mensilità del «bonus» pubblico da 600/1.000 euro introdotto dal decreto «Cura Italia».
È un esito praticamente scontato: erogare denaro per coprire i costi della malattia, o della quarantena, considerando il prolungarsi dell’emergenza sanitaria ed economica nella Penisola.
La vera sfida è incentivare, anche con la comunicazione, le varie categorie ad affrontare le conseguenze della pandemia sapendo di poter contare sull’apporto della propria cassa d’appartenenza.
L’attuale pandemia ha evidenziato il ruolo sempre più strategico del welfare aziendale non solo come strumento fiscalmente efficiente ma anche come vero e proprio sistema costruito intorno al benessere e ai bisogni specifici dei propri collaboratori.
La crisi ha portato con sé una forte domanda di welfare pubblico in parte disattesa, e il welfare aziendale da sussidiario, ha mostrato tutta la sua centralità. Se da una parte c’è contrazione dei risultati aziendali e una revisione dei premi legati alle performance 2020, dall’altra le aziende – dal nostro punto di osservazione – hanno in molti casi risposto con un aumento del budget dedicato alle iniziative di welfare inteso come misure di attenzione alle proprie persone, di people caring.
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